Carissimi,
mi sta tanto a cuore che vi facciate santi, per questo vi consiglio: siate lampade che ardono e illuminano. Non dite: se fossi in quel posto, se avessi quell’incarico mi farei santo. Mi farò santo dove il Signore mi vuole.
Ogni tempo ed ogni luogo deve essere buono per il nostro apostolato. Non possiamo far altro? Preghiamo, soffriamo. Possiamo fare qualche cosa? Gettiamoci con fede, coraggio, amore.
Ricordatevi che le anime costano; le anime si salvano con le ginocchia non con le comodità.
Ai giovani ricordo che Gesù passa e chiama: attenti a cogliere la sua chiamata. Non accontentatevi di essere buoni: siate santi! Fate tutto con gioia: i musi lunghi non piacciono neanche alla gente. Soprattutto non sonnecchiate: la vita non è vostra!
Agli anziani raccomando di non essere lumini fumiganti, ma delle lampade ardenti di carità con tutti e per tutti: così sarete sempre giovani anche se avanti negli anni. Chi serve il Signore è sempre giovane.
Non abbiate paura: Dio fornisce luce per tutti e luce particolare per ognuno. Quello che più conta è restare in familiare conversazione con Dio attraverso la preghiera, far passare tutto per le mani di Maria e lasciarsi mangiare dalla gente per amor di Dio. Merita essere generosi: se non si capisce la lezione della generosità siamo a zero!
Santificate l’istante che passa: dimenticate il passato, santificate il presente, rinascete ogni giorno.
Mi raccomando: restate in offerta e preghiera continua per i sacerdoti: pregate, offrite, soffrite per i vostri sacerdoti!
Potete stare certi: dal cielo io vi sarò vicino, pregherò per voi.