La storia della vostra Associazione
è fatta di tanti “santi della porta accanto” – tanti! –,
ed è una storia che deve continuare:
la santità è eredità da custodire e vocazione da accogliere.
«...Ed ecco che d'improvviso mentre faccio il ringraziamento della santa Messa sento come una carezza soave, come una dolcezza che intender non sa chi non la prova. Ho detto adagio, a fior di labbra, con tutto il cuore: «O Gesù voglio essere tuo amico», e subito ho provato gioia e amore. Sì, l'amore mi è nato nel cuore. Certo, per quel giorno non avere avuto più freddo dentro di me. Mi parve che il cuore si addolcisse. E poco dopo riuscii a parlare con l'animo, fatto pieno di attenzione, ad un piccolo che mi si accostò. E provai a dire anche a lui, adagio adagio, le parole che mi avevano fatto bene e che erano venute dal mio cuore dettate dalla voce di Gesù, entrato nel mio cuore al momento della Comunione. E il ragazzo lo vidi fissare più attento il Crocefisso. Parve calmarsi e arrestarsi il corso dei suoi pensieri e delle immagini, che lo portavano lontano, capii che mi ascoltava, fatto più attento del solito. Mi sentii impotente a comunicargli qualche cosa di mio, con atto di fede invocai Gesù perché parlasse lui ...».
© fondazione azione cattolica scuola di santita’ pio xi 2020
info@fondazionesantiac.org
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la santità è eredità da custodire e vocazione da accogliere.