Fondazione Azione Cattolica Scuola di Santità
CATHOLIC ACTION SCHOOL OF SANCTITY FOUNDATION
FUNDACIÓN ACCIÓN CATÓLICA ESCUELA DE SANTIDAD
Pio XI
Fondazione Azione Cattolica Scuola di Santità
CATHOLIC ACTION SCHOOL OF SANCTITY FOUNDATION
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Pio XI

NOTE BIOGRAFICHE E ITER DELLA CAUSA

Anita Cantieri

30 marzo 1910, Lucca - 24 agosto 1942, Lucca

Anita Cantieri nacque in un sobborgo, cosiddetto Arancio, vicino a Lucca, il 30 marzo del 1910; era la penultima di 12 figli dei coniugi Davino Cantieri e Annunziata Fanucchi, contadini poveri e onesti, molto benvoluti da tutti e molti religiosi. Fu battezzata il 3 aprile successivo e le fu dato il nome di Anita.Il padre era emigrato in Argentina per lavoro e morì a 72 anni; alla famiglia provvidero in particolare le figlie Irma e Rita, che proprio nella loro casa impiantarono
un laboratorio di maglieria, invitando a lavorare con loro alcune brave giovani per poter anche far fronte alle numerevoli spese della lunga malattia della sorella Anita.
La madre era anch’essa deceduta nel 1956: dei suoi 12 figli, quattro erano femmine e otto maschi, tre dei quali però morirono prima della nascita di Anita.
Ella da piccola fu affidata ad una conoscente, ove rimase circa fino ai sette anni; frequentò diligentemente la scuola elementare; fece a cinque anni la sua Prima
Comunione e pochi mesi dopo ricevette la Cresima.
Era una bambina normale di temperamento obbediente, docile anche se vivace e allegra e capace di qualche capriccio; si capiva già che era molto portata alle cose di
Dio.

***

Nel 1937 entrò a far parte dell’Azione Cattolica e divenne l’anima del movimento; da lei partivano, nonostante dovesse stare a letto, tutte le iniziative: esercizi
spirituali, adunanze, settimane per le giovani ecc.
Stava poi in stretto rapporto con il Centro Diocesano e le sue dirigenti, che si trovavano spesso al suo capezzale per avere consigli e direttive. Per tutto questo ella
offriva sempre tutte le sue sofferenze e la sua preghiera.
Si occupava anche delle vocazioni ecclesiastiche e con tanto ardore si dedicava (per quanto poteva) alla cura delle Missioni.

Aveva una straordinaria fortezza e serenità nel sopportare i suoi terribili dolori, che erano veramente forti. Nel 1938 ebbe una grave crisi di cuore che fece pensare alla
fine e nel 1941 un ascesso che esigette un intervento chirurgico. Oltre alle sofferenze fisiche si aggiunsero quelle morali, per l’acuirsi di contrasti
tra la sua parrocchia dell’Arancio e il Monastero delle religiose Passioniste. Fu ingiustamente accusata; la condannavano perché la Superiora delle Passioniste
diceva che sarebbe dovuta intervenire a loro favore. Ci furono per tutto questo varie
questioni e spiacevoli intese, per cui dovette non poco soffrire.

Alla sua tubercolosi generalizzata si aggiunsero complicazioni peritonitiche e un tumore addominale; malgrado i dolori lancinanti non rinunciò fino alla fine ad incontri e riunioni con amiche e compagne: diminuirono solo le lettere perché le forze ormai l’abbandonavano. Pare che abbia avuto anche doni soprannaturali; morì di una morte veramente santa, il 24 agosto 1942.

Dal sito dei Carmelitane Scalze