Antonio Lombardi nasce da Nicola e Domenica Lombardi, una famiglia della media borghesia catanzarese. Battezzato il 26 dicembre nella Parrocchia di San Giovanni Battista in Catanzaro riceve i nomi di Luciano e Antonio.
Il padre, avvocato e affermato uomo politico non solo a livello locale ma anche nazionale, si era formato alla scuola del radical-socialismo catanzarese ed era vicino alle tendenze massoniche presenti in città. La madre era donna molto pia, religiosa e di temperamento mite, ma la sua non fu vita facile a causa di una malattia mentale che la colse sull’iniziare della maturità.
Al termine degli studi liceali Antonio va a Roma ove si laurea in legge. Per ciò che riguarda la sua vita interiore, vive la sua giovinezza in uno stato di generale indifferenza religiosa. Grazie a un’amicizia intensa ritrova un intenso e genuino sentimento religioso. La morte dell’amica, avvenuta nel 1929, porta a compimento la svolta interiore del Lombardi che culmina nel 1932 – secondo la testimonianza della sorella Adelaide affidata ad una memoria scritta – in una piena adesione al Vangelo. Abbandona lo studio legale del padre. E vive in pienezza la sua vocazione di battezzato nella Chiesa partecipando alla vita dell’Azione Cattolica diocesana, viene nominato Presidente degli Uomini nel 1941. Il suo principale obiettivo è la formazione delle coscienze, la creazione di personalità mature, di cristiani adulti. Sono rimasti famosi i suoi cicli di conferenze sulla dottrina cristiana, a cui prendevano parte molti giovani e autorità cittadine. Collabora anche con gli studenti della FUCI. La scelta di operare nel campo della formazione diventa sempre più intensa. La morte gli impedisce di portare a terminare tanti suoi progetti.