Nato a Sartirana Lomellina, in provincia di Pavia, il 5 ottobre 1881, Francesco viene a contatto già da piccolo con le fatiche e le sofferenze degli agricoltori, dei braccianti agricoli e soprattutto delle mondariso che giungono da lontano in Lomellina per trovare lavoro. Ragazzo pio, aperto e riflessivo, sente nascere in sé la vocazione sacerdotale. Studia presso il Seminario di Vigevano (PV) e il 16 marzo 1907 viene ordinato sacerdote.
Da sacerdote, Francesco non dimentica i lavoratori dei campi. La passione di essere annunciatore del Vangelo nella sua terra, prediligendo gli umili, i dimenticati delle campagne e ora anche delle fabbriche, lo spinge alla predicazione itinerante rivolgendosi al popolo e ai giovani.
Dal contatto vivo e profondo con la sua gente, della quale conosce la fame di verità e dalla conoscenza sofferta della situazione della donna dei campi e nelle fabbriche, percepisce la voce di Dio che lo chiama a realizzare nuove iniziative apostoliche come l’Azione Cattolica, in particolare tra i giovani e le giovani, forma anche il gruppo delle Giovani Guardie, promuove gli oratori, al fine di arrivare a tutti e a spezzare per ciascuno il pane del Vangelo.
Fonda perciò la Congregazione delle Suore Missionarie dell’Immacolata Regina della Pace, stabilendo la casa madre a Mortara, il “capoluogo” della Lomellina, perché “piccoli e poveri Gesù, serve di anime povere” andassero a cercare i più lontani nelle fabbriche e in campagna, nei cortili, nelle periferie, per assisterli e confortarli, per ripetere “con semplicità e amore” la Parola che salva, collaborando al sacerdozio cattolico.
Padre Pianzola, circondato da grande affetto e fama di santità, consumato dalle fatiche e dalla carità, muore nella casa generalizia delle sue suore a Mortara il 4 giugno 1943, dove oggi riposa.
E’ stato definito: “l’apostolo della Lomellina” dalle autorità ecclesiali, e semplicemente della gente: “al pref sant di mundini”, il prete santo delle mondine.
È stato beatificato a Vigevano (Pavia) il 4 ottobre 2008 dal cardinale Josè Saraiva Martins, prefetto emerito della Congregazione per le Cause dei Santi, davanti ad una folla di 6 mila persone.