Entra nel seminario di Durango a dodici anni e subito si distingue per la sua vita di preghiera e la sua pietà. Viene ordinato sacerdote nel gennaio 1894. Diventa subito direttore spirituale del seminario e parroco a Chalchihuites fino alla morte. Appassionato nel lavoro pastorale, è un grande organizzatore e dà impulso all’Azione cattolica.
Fonda anche un laboratorio per operai cattolici e una scuola per bambini. InLsegna personalmente il catechismo a bambini e adulti. Ha una grande devozione all’Eucaristia e davanti a Gesù Sacramentato si trova a dire: «Signore voglio essere martire, sebbene sia un indegno tuo ministro, voglio dare il mio sangue, goccia a goccia, per il tuo nome». Nel 1926 dopo aver partecipato a una riunione della Lega nazionale per la libertà religiosa a fronte della chiusura delle chiese, viene denunciato come membro di un complotto contro il governo.
Padre Batiz aveva lasciato la parrocchia dal giorno della chiusura e vive in una casa normale. La notte del 14 agosto, un plotone di soldati entra in casa, e lo fa prigioniero per assassinarlo. La gente chiede inutilmente la liberazione del sacerdote. Questi viene portato a Zacatecas, ma durante il tragitto viene fatto scendere e ucciso con i tre giovani dell’Acjm.