Maddalena Rosa Volpato nasce ottava di nove figli, in una famiglia di agricoltori a S. Alberto di Zero Branco presso Treviso. Attiva in parrocchia dall’adolescenza come catechista, socia e dirigente nell’associazione di Gioventù Femminile di Azione Cattolica, tenta due volte di farsi religiosa, ma viene rimandata a casa per salute.
Ma desidera davveto tanto consacrarsi a Dio e approda nel minuscolo porto della Congregazione delle Figlie della Chiesa (sorta da poco) nel 1943 con il nome di Maddalena di S. Teresa di Gesù Bambino. Si impegnò in umili incombenze sopportando da sola il male che l’affliggeva senza riconoscerlo da principio: ascesso ossifluente, morbo di Pott.
Il Patriarca di Venezia le permette di pronunciare i Voti Religiosi in premio e conforto, consumata completamente, muore la notte del 27 maggio 1946 all’Ospedale al Mare di Venezia come “speciale sacrificio” per la dolce speranza del Supremo Pastore della Chiesa. La sua memoria è viva tra le Consorelle e molti devoti, specialmente durante la Settimana di Preghiere per l’Unità dei cristiani dal 18 al 25 gennaio di ogni anno.
Il 22 maggio 1968 il cardinale Patriarca Giovanni Urbani apre a Venezia il processo canonico per la beatificazione, concluso nel 1971 dal Patriarca Albino Luciani, poi Papa Giovanni Paolo I. è Ora in fase romana Dal novembre 1972 le spoglie mortali della Serva di Dio riposano nel cimitero di S. Alberto di Zero Branco (TV).