Monsignor Zazpe (a volte scritto erroneamente Zaspe) è nato a Buenos Aires da una famiglia originaria della Navarra, in Spagna. Era l’unico figlio di Miguel Zazpe e Rosario Zarategui.
Ha frequentato le scuole superiori presso il Colegio Nacional de Buenos Aires. Si distinse come giovane laico impegnato nella parrocchia di San Francisco Javier, nel quartiere di Palermo Viejo (Jorge L. Borges 1855). Studiò medicina fino al terzo anno all’Università di Buenos Aires e negli anni ’40 fu membro dell’Azione Cattolica. Il 2 marzo 1942 entrò nel Seminario Metropolitano di Buenos Aires (a Villa Devoto), dove completò la sua formazione sacerdotale.
Vicente Zazpe fu unto sacerdote il 28 novembre 1948. Fu nominato vicario della basilica di Santa Rosa de Lima, dove ebbe come guida e maestro pastorale il presbitero Rodolfo Carboni, parroco titolare di quella parrocchia.
Fu consigliere arcidiocesano della Gioventù di Azione Cattolica, consigliere nazionale del Consiglio Superiore degli Studenti Secondari fin dalla sua creazione, e vice-consigliere dell’Azione Cattolica della Facoltà di Medicina dove aveva studiato.
Negli anni Cinquanta ha creato e lanciato una campagna di predicazione di strada che si svolgeva in luoghi e passeggiate di Buenos Aires come Plaza Italia, Parque de los Patricios e Parque Rivadavia, in cui promuoveva la partecipazione dei giovani. Partecipò anche alla fondazione del Movimento Famiglia Cristiana in Argentina.
Nel 1959 fu nominato parroco della parrocchia di Nuestra Señora de Lourdes, nel quartiere di Belgrano, e l’anno successivo di Nuestra Señora de Luján, un santuario di Buenos Aires situato nel quartiere di Flores.
Cattedrale di Rafaela. Vicente Zazpe fu nominato primo vescovo della diocesi nel 1961.
Papa Giovanni XXIII lo nominò primo vescovo della neonata diocesi di Rafaela il 12 giugno 1961. Fu ordinato vescovo il 3 settembre 1961, con consacratore principale il cardinale Antonio Caggiano. Ha partecipato alle quattro sessioni del Concilio Vaticano II come padre conciliare, facendo parte del blocco dei padri progressisti. Fu uno dei quaranta vescovi che firmarono il Patto delle Catacombe di Domitilla, con il quale si impegnavano a camminare con i poveri assumendo uno stile di vita semplice e rinunciando a tutti i simboli del potere.
Il 3 agosto 1968 è stato nominato arcivescovo coadiutore dell’arcidiocesi di Santa Fe, con diritto di successione. Alla morte del suo predecessore, monsignor Nicolás Fasolino, avvenuta il 13 agosto 1969, assunse la guida dell’arcidiocesi, che guidò fino alla sua morte, avvenuta nel 1984. Divenne così il terzo vescovo e secondo arcivescovo dell’Archidioecesis Sanctae Fidei Verae Crucis (Arcidiocesi di Santa Fe de la Vera Cruz).
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