Domenica 15 maggio alle ore 10.00, nella Basilica di San Pietro, è stato proclamato Santo Don Giustino Maria Russolillo insieme ad altri 9: Titus Brandsma, Lazzaro detto Devasahayam, César de Bus, Luigi Maria Palazzolo, Charles de Foucauld, Marie Rivier, Maria Francesca di Gesù Rubatto, Maria di Gesù Santocanale e Maria Domenica Mantovani.
Le celebrazione è stata presieduta da Papa Francesco che nella sua omelia ha ricordato che “Essere discepoli di Gesù e camminare sulla via della santità è anzitutto lasciarsi trasfigurare dalla potenza dell’amore di Dio. Non dimentichiamo il primato di Dio sull’io, dello Spirito sulla carne, della grazia sulle opere. A volte noi diamo più peso, più importanza all’io, alla carne e alle opere. No: il primato di Dio sull’io, il primato dello Spirito sulla carne, il primato della grazia sulle opere.” “La santità non è fatta di pochi gesti eroici, ma di tanto amore quotidiano.”
Per Don Giustino “La Trinità era il centro della sua spiritualità e del suo apostolato. La preghiera era l’anima del suo apostolato. Curava molto il decoro della casa di Dio, adornandola in tutti i modi possibili. Rinnovava spesso paramenti e arredi sacri. Organizzò l’Azione Cattolica in tutti i suoi rami, la confraternita della dottrina cristiana, il cui statuto, redatto da lui stesso, fu adottato anche dal Vescovo Alfonso Castaldo per tutta la Diocesi di Pozzuoli.” *
* Congregazione delle Cause dei Santi