La tresigallese morì a 23 anni per una malattia. Raminelli guiderà la commissione storica
La storia Sarà il dottor Giovanni Raminelli, ricercatore storico di Serravalle, a presiedere la Commissione storica che avrà il compito di ricercare e raccogliere tutti gli scritti editi e inediti della “Serva di Dio”, Laura Vincenzi.
Raminelli sarà affiancato dalla professoressa Miriam Turrini dell’Università di Pavia e dalla professoressa Enrica Guerra dell’Università di Ferrara.
È stato così avviato il processo canonico per la beatificazione della giovane tresigallese Laura Vincenzi, nata a Ferrara il 6 giugno 1963.
Colpita da un male incurabile, Laura affrontò la malattia con ammirevole forza d’animo, continuando con tenacia a sostenere esami all’Università, a frequentare attivamente la parrocchia e il gruppo dell’Azione cattolica.
Testimoniò la propria fede anche nel rapporto con il fidanzato, come appare nelle molte lettere rinvenibili in due pubblicazioni apparse negli anni successivi al decesso, avvenuto già in odore di santità il 4 aprile 1987.
IL PERCORSOLa giovane, da subito dichiarata “Serva di Dio” ebbe, grazie all’interessamento dell’allora parroco-abate di Serravalle, don Carlo Maran, una biografia redatta dal dottor Raminelli, largamente diffusa – in migliaia di copie – e sostenuta nella conoscenza del suo esempio di vita anche attraverso le pagine di un foglio periodico, “Il fiore della Bassa”, stampato e divulgato per alcuni mesi e al quale collaborarono nomi prestigiosi della vita religiosa e culturale di Ferrara, quali monsignor Giuseppe Cenacchi e il maestro Dino Tebaldi.
L’Azione cattolica diocesana e l’Ufficio comunicazioni della diocesi hanno in questi anni fatto conoscere Laura Vincenzi con una mostra, ospitata da molte parrocchie dentro e fuori la diocesi, offrendo Così una efficace lettura dell’esperienza cristiana della giovane, alla quale nel 2019 è stata intitolata la Scuola diocesana di teologia per laici. E l’attuale arcivescovo, monsignor Gian Carlo Perego, dopo aver costituito nello scorso gennaio un apposito Ufficio delle cause dei santi, ha deciso di riaprire la causa di beatificazione della Vincenzi dopo un prolungato periodo di quiescenza. E si arriva dunque allo scorso 1º marzo, quando nella sede del Tribunale ecclesiastico, gli officiali nominati dall’arcivescovo in tale inchiesta diocesana hanno prestato giuramento.
Si tratta di don Davide Benini (delegato episcopale), l’avvocato Emanuele Spedicato, in qualità di promotore di giustizia, il professor don Michele Scaringella, quale notaio, e la professoressa Angela Calovi, come notaio aggiunto. la canzoneE proprio nella serata di ieri è stato presentato seguire sul canale Youtube dell’Azione cattolica di Ferrara il brano “Laura canta insieme a noi”, realizzato dal ferrarese Patrizio Fergnani proprio per sostenere il processo di canonizzazione della ragazza morta a soli 23 anni, per una grave malattia.
La canzone vede la partecipazione di un coro nato per amicizia e diretto da Gioacchino Leonardi , mentre Paolo Vincenzi, fratello di Laura, ha suonato il clarinetto.
Da segnalare ovviamente Irene Beltrami, la più giovane del gruppo, la quale ha cantato da solista questa canzone che sta trovando già i primi apprezzamenti. «Il nostro obiettivo – racconta l’altro giorno Fergnani alla Nuova Ferrara – è far conoscere Laura, accompagnare un processo che, con un centinaio di testimoni, durerà a lungo.
L’esperienza che stiamo vivendo vale in sé ed è già un dato positivo aver mosso tante energie.
Cosa sarà in futuro non si sa ma, come ha scritto Laura e come si canta nella canzone, “Nulla è per caso”». Ieri sera si è potuta ascoltare la testimonianza di Guido Boffi, il fidanzato di Laura, poi i contributi della solista Irene e di Matteo Turrini, altro giovane talento, autore del video.
Cristina Cinti darà aggiornamenti sul processo per la causa di santità, mentre Nicola Martucci, presidente, e don Michele Zecchin, assistente, collocheranno la storia di Laura all’interno dell’Azione cattolica, l’associazione, di cui Laura era educatrice molto attiva. –D.M