Fondazione Azione Cattolica Scuola di Santità
CATHOLIC ACTION SCHOOL OF SANCTITY FOUNDATION
FUNDACIÓN ACCIÓN CATÓLICA ESCUELA DE SANTIDAD
Pio XI
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CATHOLIC ACTION SCHOOL OF SANCTITY FOUNDATION
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Pio XI

Pier Giorgio Frassati e Marcel Callo Patroni della GMG di Lisbona 2023

Due testimoni di Azione Cattolica come modello per i giovani

Oggi la Sala Stampa della Santa Sede ha diffuso la presentazione dei  tredici patroni della GMG 2023, scritta dal Patriarca di Lisbona, il cardinale Manuel Clemente e inserita come prefazione ad un libro pubblicato dalle Edizioni Paoline e dalle Edizioni San Paolo. Sono santi e beati che hanno dimostrato come la vita di Cristo riempia e salvi i giovani di ogni epoca.

Tra loro due testimoni dell’Azione Cattolica, il Beato Pier Giorgio Frassati e il Beato Marcel Callo. Due giovani che hanno incarnato il Vangelo alla scuola di santità dell’Azione Cattolica.

Pier Giorgio nel 1919 s’iscrive alla FUCI e partecipa attivamente al Circolo Cesare Balbo. Nel luglio del 1923, quando a Pollone, il paese d’origine dei genitori, viene fondato il circolo della Gioventù Cattolica, Pier Giorgio è invitato ad essere padrino della bandiera. Egli vive la dimensione nazionale e internazionale della FUCI e della GIAC partecipando a convegni e congressi.

Marcel all’età di 15 anni, si iscrive alla Gioventù operaia cristiana (Joc-movimento di AC), convinto della necessità di essere apostolo tra gli operai.

La nota della Sala Stampa vaticana presenta le due figure:

Il Beato Pietro Giorgio Frassati, che fino alla sua morte, avvenuta a Torino nel 1925 all’età di 24 anni, ha commosso tutti con il dinamismo, la gioia e la carità con cui ha vissuto il Vangelo, sia scalando le Alpi che servendo i poveri. San Giovanni Paolo II lo ha definito “l’uomo delle otto beatitudini”.

Il Beato Marcel Callo, nato a Rennes e morto nel campo di concentramento di Mauthausen nel 1945. È stato scout e poi Joc (Gioventù Operaia Cattolica) e quando, all’età di 22 anni, è stato chiamato a svolgere il lavoro obbligatorio in Germania, è partito con la ferma intenzione di continuare l’apostolato in questa durissima condizione. Per questo motivo fu poi portato nel campo di concentramento dove morì.