Cosa ci riserva il presente e il futuro prossimo dell’Intelligenza Artificiale e il suo divenire esponenziale?
Le preoccupazioni in cui fattori tecnologici, sociologici e bioetici s’intrecciano fortemente creando un crescente interesse della comunità scientifica e dell’opinione pubblica sull’utilizzo dell’IA, insieme ai rischi per le sue applicazioni disinvolte con il rischio di disumanizzazione.
Papa Francesco nell’ultimo summit del G7 a Borgo Egnazia, ha rilevato la necessità di non delegare il futuro alle macchine: “Nessuna tecnologia deve scegliere di togliere la vita … non si può fermare il progresso … ognuno di noi deve essere attento al farne buon uso”.
Spetta alla politica creare le condizioni perché tutto ciò sia controllato a vantaggio della ricerca nel campo della sanità, dell’ambiente, dell’istruzione a nuove forme di occupazione e soprattutto ad evitare che la non etica dalla tecnologia possa creare solo profitti per pochi a discapito di tutti e a ridurre a pura mercificazione l’esistenza umana, a cominciare dai bambini sfruttati nell’oscurità di miniere, cono d’ombra per l’alimentazione dell’intelligenza artificiale.
Ricordando che solo la persona, con tutte le sue facoltà intellettive, è il vero capolavoro di Dio, da ammirare nella sua irrepetibile unicità …