I primi anni del 1900 rappresentano un periodo storico difficile, caratterizzato da lotte di classe, sommovimenti operai e contadini, il riaffacciarsi dei cattolici alla politica attiva in Italia, la prima guerra mondiale. Tutto questo causa lacerazioni nel tessuto sociale della nostra terra lomellina. Non è un contesto semplice, eppure padre Francesco Pianzola trova, nelle questioni aperte del suo tempo, l’occasione per esercitare il suo apostolato e operare nella carità. Noi conosciamo il beato Francesco come il fondatore della Congregazione delle Suore Missionarie dell’Immacolata Regina Pacis esattamente 100 anni fa, nel 1919, ma tra le iniziative che egli intraprende da rettore del santuario della Beata Vergine Immacolata a Vigevano c’è la fondazione, a due riprese, dei primi circoli di quella che poi sarebbe diventata l’Azione Cattolica diocesana. Nel 1916 il padre dà il via al primo circolo della Gioventù Cattolica Italiana, cioè il ramo maschile; il 1919 è l’anno in cui padre Pianzola fonda anche la Gioventù Femminile, necessario completamento della presenza associativa nella Diocesi di Vigevano.